Associazione Amici di |
Catalogo
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N. 16:
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Inaugurata il 30 ottobre 2004 presso lo studio n. 12 di Villa Strohl-Fern, via di Villa Ruffo 31, la mostra dedicata a Gisberto Ceracchini (1899 - 1982) ha mantenuto aperto i battenti nei mesi di novembre e dicembre dello stesso anno. Così si autopresentava Ceracchini nel primo dopoguerra: "Sono nato a Fojano nella Chiana, nella provincia di Arezzo, trentacinque anni fa e per diciassettte anni sono vissuto in campagna lavorando la terra assieme ai contadini di mio padre che possedeva allora una discreta proprietà. Non sono andato quasi mai a scuola, ed ho imparato a leggere e a scrivere da me, ingannando i miei che mi credevano a scuola in paese. Me ne andavo invece a scoprire i boschi e le colline della campagna toscana, a toccare i nidi, a imparare i nomi delle piante e a individuare l'ora dal cammino del sole. La campagna toscana è la più bella campagna che ci sia, e mi ha insegnato cose che non si trovano nei libri e che i maestri non sanno. Se dovessi dire come e perché mi sono messo a dipingere, non lo so"
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N. 15:
Giugno 2003
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Nel 2001, tornando da una gita in bicicletta, Alessandra Giovannoni è entrata per la prima volta in vita sua a villa Strohl-Fern; essendo abituata da sempre a fissare nella carta come in una specie di diario visivo degli schizzi veloci, appunti di quello che poi a volte trasferisce nei suoi quadri, è naturale che il suo incontro con la villa dovesse sfociare in una serie di opere pittoriche. |
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N. 14:
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Nell'inverno del 1951 Pablo Neruda è a Roma. Nel suo studio di Villa Massimo l'amico Renato Guttuso gli chiede di posare per un quadro, che si trova ora al Museo di Belle Arti di Santiago del Chile. E' presente Antonello Trombadori, con la sua macchina fotografica Contax, che ritrae in una affascinante sequenza il ritrattista, il soggetto ed il ritratto stesso man mano che prende forma. |
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N. 13:
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Uscito in occasione del quarantesimo anniversario della sua scomparsa, questo libro ricorda il pittore Francesco Trombadori e allo stesso tempo serve da guida per i visitatori dello studio n. 12 di Villa Strohl-Fern, dove visse per 30 anni assieme alla propria famiglia. Apre il libro un
intervento inedito di Antonello Trombadori, pronunciato in occasione della
reinaugurazione dello studio, adibito a Museo, del 1992; erano presenti in
quella occasione tra gli altri, Francesco Rosi, Federico Fellini, Paolo
Bufalini, Giorgio Napolitano, Alberto Ronchey, Giulio Andreotti, Bruno
Bottai. |
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N. 12:
Giugno 2001 |
Il ritrovamento casuale di una mattonella in terracotta di Olga Modigliani all'interno dello studio 13 di Villa Strohl pone affascinanti interrogativi destinati forse a rimanere senza risposta; le sorelle Modigliani ebbero uno studio nella villa tra il 1910 ed il 1920? Quello che è certo è che ebbero contatti con la comunità artistica che vi risiedeva, e soprattutto che vale la pena di ripercorre la loro vita e la loro opera. |
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N. 11 |
Antonello Trombadori fondò e diresse tra il 1954 ed il 1956 il settimanale "Il contemporaneo", in cui apparvero numerosi suoi articoli nella veste di critico d'arte, critico militante che intendeva diffondere la politica culturale del PCI. Rivivono in questo volume i suoi commenti alle opere di Treccani, Francalancia, Mafai, Marzacurati e tanti altri, ma rivivono anche le tensioni culturali, le ricerche, i dibattiti di quegli anni così vicini eppure così lontani. |
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N. 10
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Quando nel 1994 fummo chiamati a smobilitare lo studio dello scultore
Attilio Torresini raccogliemmo e conservammo le tracce cartacee di una vita
d'artista per realizzare una esposizione documentaria e questo catalogo,
doveroso tributo ad un maestro del XX secolo. |
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N. 9 Maggio 2000 |
...Sorprende in questo pittore prestato alla critica d'arte, la scrittura
lineare e trasparente, la solidità del giudizio estetico riguardo all'idea moderna della pittura come puro linguaggio, vagliato da uno studio attento
delle poetiche d'avanguardia che misero in soffitta il naturalismo
ottocentesco. |
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N. 8 testi di
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Durante una ricognizione nell'archivio del maestro Francesco Randone che si
trova ancora nel medesimo luogo ove venne da lui fondata la Scuola d'Arte
Educatrice, sono stati rinvenuti bozzetti in terracotta, disegni e quadri...
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N. 7 a cura di
Presentazione:
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Quarantasette poesie scritte tra il 1938 e il 1989 scelte dall'autore prima
di morire, da cui emerge l'idea della raccolta come monologo retrospettivo
alla ricerca di un'autobiografia interiore. |
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N. 6
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L'officina dei segni... Per la prima volta l'opera su carta del pittore
Francesco Trombadori viene fatta oggetto di studio. Si tratta di
un'ottantina di pezzi facenti parte dell'archivio vincolato dal Ministero
dei Beni Culturali che risiede nello studio n. 12, per la maggior parte
inediti, che documentano l'intero itinerario dell'artista. |
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N. 5 Introduzione di Gennaio
1999
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E' una delle prime volte che una delegazione di intellettuali italiani è
invitata a visitare il paese. Le pagine dedicate a questa settimana di
trasvolo attraverso il mondo comunista sono le più vibranti del
"quaderno"... |
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N.4 Ottobre 1998
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... Così con naturale dissolvenza, il paesaggio di Villa Strohl-fern racchiude un valore antico e prezioso: quel particolare segreto della luce animata dalla più antica delle vegetazioni romane.
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N.3 opere di
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Ringraziando gli artisti per l'omaggio ad un luogo e ad un racconto quasi
invisibile, vorrei citare i nomi dei primi ospiti ideali di una teoria che
si vorrebbe senza fine... Giovanni Arcangeli, Ubaldo Bartolini, Giuseppe
Bergomi, Aurelio Bulzatti, Valeria Cademartori, Paolo Fiorentino, Giovanni
Frangi, Paola Gandolfi, Paolo Giorgi, Anna Keen, Pier Luigi Isola, Luca
Pignatelli, Franco Polizzi, Tito Rossini, Wainer Vaccari, Nicola Verlato.
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N. 2 Aprile-Maggio
1998
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I
disegni di Ilya Kabakov presentati in questo catalogo fanno parte della
collezione di Antonello Trombadori che li ricevette in dono dall'artista tra
il 1965 e il 1990. |
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N. 1 Marzo-Aprile
1998
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Terminati gli studi al liceo artistico di Roma Annamaria Cesarini Sforza è allieva di mosaico del Maestro Ferruccio Ferrazzi all'Accademia di Belle Arti. Piú volte arrestata durante la guerra per la sua attività nella Resistenza, riprende l'attività alla Liberazione. Sposa nel 1945 Pietro Cascella e con lui e altri lavora in una delle fornaci situate nella Valle dell'Inferno di Roma. Continua la sua attività negli anni 50 e 60, per poi trasferirsi in provincia di Siena, un periodo in cui si accosta a nuove tecniche artigianali operando su ricami, arazzi e tappeti. Rientra a Roma nel 1990 e opera nello studio di via dell'Acquafredda costruito da lei e dal marito dopo la guerra. |
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